Vuoi aumentare il RevPAR? Rendi felici i tuoi collaboratori!
Quando ci si sente apprezzati e realizzati si lavora meglio e con più energia: seguendo i nostri tre consigli avrai dipendenti felici, clienti coccolati e il +31% di produttività.
Se hai mai cercato di misurare in maniera scientifica la produttività della tua struttura ricettiva, avrai sicuramente già sentito parlare di uno degli indicatori più importanti del Revenue management: il RevPAR.
Acronimo di Revenue per Available Room, il RevPAR è il fatturato generato per camera disponibile ed è fondamentale per misurare stato di salute e successo economico di qualunque tipo di struttura ricettiva.
Può essere calcolato semplicemente dividendo il fatturato della struttura per il numero di camere disponibili, oppure moltiplicando ADR (Tariffa media di vendita) e OCC (Tasso di occupazione).
Questo secondo metodo ti permette di isolare gli elementi che influenzano il RevPAR e capire meglio come agire per aumentarlo.
Quali sono i fattori che influenzano OCC e ADR?
Gli elementi da prendere in considerazione sono molteplici, ma quelli principali su cui ci si basa per andare a colpo sicuro sono:
- Andamento della domanda
- Presenza di eventi o fiere
- Concorrenza
- Meteo
- Segmentazione
- Recensioni
- Caratteristiche della struttura
- Qualità del servizio
Se non puoi agire in modo diretto, fallo in modo indiretto
Dopo aver valutato tutti gli elementi appena elencati, è necessario mettere da parte quelli su cui non puoi influire direttamente. Ad esempio la domanda, il calendario degli eventi, il meteo o la concorrenza sono indipendenti dalla tua volontà, per cui puoi solamente analizzarli e cercare di sfruttarli il più possibile a tuo favore.
Su recensioni, segmentazione, caratteristiche della struttura e qualità del servizio, invece, puoi fare molto! Il segreto è lo stesso che tutti i proprietari di strutture ricettive ripetono come un mantra: mettere al centro le persone.
Solo che in questo caso non si tratta dei tuoi ospiti, ma dei tuoi dipendenti. Pensa al tempo e alla cura con cui hai selezionato i tuoi collaboratori: sono loro che, ogni giorno, scrivono insieme a te la storia della tua struttura, non importa se grande o piccola:
- chi si occupa di Direzione, Revenue e Commerciale è responsabile del posizionamento di mercato e della segmentazione, impattando in maniera rilevante sui risultati economici;
- chi ricopre il ruolo di Governante, Quality manager, Economo e Manutentore preserva e valorizza le caratteristiche della struttura intesa come insieme di prodotto e servizi;
- chi siede in Reception, chi è Responsabile di Sala e chi di Cucina determina la qualità del servizio agli ospiti;
- il lavoro di squadra cui ciascuna di queste figure contribuisce, compone il quadro finale, l’immagine complessiva che la struttura restituisce ai tuoi ospiti. E che poi loro riportano nelle recensioni.
Valorizzare l’intangibile
Michele Ferrero, imprenditore illuminato e inventore della Nutella, è costantemente ricordato per la sua lungimiranza nella gestione del rapporto con i dipendenti.
Sin dagli inizi si prese cura del loro benessere perché, come ricorda suo figlio e successore Giovanni “sapeva che le due voci più importanti di un’azienda sono entrambe intangibili: la reputazione e il valore umano”.
Saper riconoscere e valorizzare il valore umano significa avere cura dei propri dipendenti, favorendo la loro crescita professionale, l’appagamento e quindi anche la felicità. Questo potrebbe sembrare un luogo comune o una frase fatta, ma esistono dati statistici che confermano la validità di questo approccio.
Occuparsi della felicità dei propri collaboratori significa incrementare la loro fidelizzazione (+76%), la loro energia (+106%), la loro capacità di portare innovazione (+300%) e la retention (+44%).
Contemporaneamente si riduce lo stress (-74%), il rischio di burnout (-40%), le dimissioni (-51%) e le assenze per malattia (-66%).
Tutto questo, infine, influisce direttamente sulla crescita della tua struttura ricettive, portando il +37% di vendite e il +12% di profitto.
(Fonti: HBR, Gallup, Shawn Achor, Forbes)
Tra il dire e il fare
È facile dire che, senza le persone che ci lavorano, un albergo sarebbe anonimo e freddo. Più difficile è mettersi a tavolino per identificare obiettivi concreti e definire una vera People strategy fatta di azioni reali e costanti nel tempo.
Motivare e valorizzare gli altri richiede non solo una visione strategica chiara e di ampio respiro, ma anche la capacità di lavorare su se stessi e sul proprio modo di relazionarsi con il prossimo.
Ad esempio sarebbe miope pensare che coltivare la felicità dei dipendenti significhi automaticamente avallare un minore impegno da parte loro.
Creare un ambiente di lavoro sereno consiste nell’assicurarsi che tutti abbiano il modo e lo spazio per sentirsi soddisfatti e realizzati. Non capita anche a te di sentirti più energico e lavorare meglio, quando sei particolarmente motivato e coinvolto?
Anche in questo caso non si tratta di un’opinione, ma di scienza. Nello specifico è la Scienza della felicità, in particolare la sua teorica Sonia Lyubomirsky, a teorizzare che il 40% della nostra felicità dipende dal modo in cui affrontiamo gli eventi della vita. Il restante 50% dipende dai nostri geni e solo il 10% da quello che ci accade.
Ecco che, improvvisamente, la felicità si svela come una competenza che può essere allenata: è possibile imparare ad essere felici e a rendere felici gli altri.
Le pratiche positive da conoscere ed esercitare
Disporre di un budget da dedicare alla propria People strategy è sicuramente un vantaggio: welfare, corsi di aggiornamento o eventi di team building sono iniziative che possono contribuire in modo importante alla soddisfazione dei tuoi dipendenti.
Ci sono però tre pratiche positive (e a costo zero), che sono la base imprescindibile su cui fondare ogni tua azione:
Apprezzamento
È fin troppo semplice individuare gli errori, puntare il dito e sottolineare le conseguenze. Meno facile è sapersi fermare ad apprezzare tutto ciò che viene fatto bene, senza darlo per scontato.
Esprimere una sincera soddisfazione per il lavoro dei tuoi collaboratori è fondamentale per confermare il loro valore. Sentirsi apprezzati non significa solo lavorare meglio, ma anche acquisire maggiore responsabilità e consapevolezza del proprio impatto sull’andamento positivo dell’azienda.
Fiducia
Esercitare la fiducia è forse una delle sfide più difficili richieste a chi dirige un’azienda. È normale desiderare che tutto funzioni secondo i propri schemi, spesso ritenuti gli unici validi e capaci di garantire il successo dell’attività. Può succedere di circondarsi di collaboratori per poi scoprire di non essere in grado di delegare e questo, alla lunga, può diventare un problema importante.
Credere nelle capacità dei tuoi collaboratori e dimostrare la tua fiducia lasciandoli agire in autonomia non significa “perdere il controllo”, ma godere di un punto di osservazione privilegiato (e a volte sorprendente) per acquisire una migliore visione d’insieme, in base a cui modificare o confermare la tua strategia.
Gentilezza
È possibile essere autorevoli senza risultare autoritari o, peggio, sgarbati. Praticare la gentilezza verso i tuoi collaboratori significa non solo rispettarli come persone, ma anche dare un importante esempio dei valori su cui vuoi che la tua intera struttura si fondi.
Se ti stai chiedendo se veramente questo approccio può aiutarti ad aumentare il tuo RevPAR, la risposta è sì! Secondo una ricerca realizzata da Shawn Achor in The Happiness Advantage, perseguire la felicità dei collaboratori corrisponde a una potenziale crescita della produttività del 31%.
Cosa fare per spingere ancora più in alto il RevPAR
Se hai già messo in pratica tutti i suggerimenti utili per accrescere la soddisfazione e la felicità dei tuoi collaboratori, ma vuoi fare un ulteriore salto di qualità e dare il boost al tuo RevPAR, la soluzione sono i prezzi dinamici!
Abbandonare il listino fisso e adeguare i prezzi alla domanda di mercato è l’unico modo certo di non perdere fatturato e, anzi, di incrementarlo.
Sappiamo che analizzare l’andamento della domanda in tempo reale e senza fare errori è un compito arduo… e non solo per te! Anche le più grandi catene alberghiere si avvalgono del supporto di sofisticati Revenue management software, che sfruttano intelligenza artificiale e machine learning per tenere conto di ogni minima variazione.
Ecco perché noi di Smartpricing abbiamo voluto rendere questa tecnologia alla portata di ogni tipo di struttura ricettiva, anche la più piccola.
Scopri cosa possiamo fare insieme per aumentare il tuo RevPAR e, di conseguenza, il tuo fatturato!