A tu per tu con Fabio Ferioli, Chief Financial Officer in Smartpricing
In questo articolo intervistiamo Fabio Ferioli, Chief Financial Officer in Smartpricing
Da quanto lavori in Smartpricing?
Ho iniziato a lavorare in Smartpricing ad agosto 2022.
Di che team fai parte (e di cosa ti occupi nello specifico) e come si sviluppa una tua giornata tipo?
Team: Finance, a diretto riporto del CEO, composto da me e altre 2 persone.
Mi occupo di tutto ciò che è amministrazione, finanza e controllo a tutto tondo, rapporti con attuali e futuri investitori e istituti finanziari, e rapporti con il CEO per piani futuri. Fatturazioni attive e passive, contabilità ordinaria, Finance, Controlling (redazione e predisposizione di budget e piani finanziari) monitoraggio e aggiornamento di questi.
Giornata tipo: Mezz’ora per verificare mail e priorità di giornata, riguardo il calendario e risettare la pianificazione. Poi si parte, ed è legata al periodo, ad esempio in questo periodo la giornata è occupata quasi completamente su Business Plan, dalla preparazione del consiglio di amministrazione, e pitch per nuovi investitori, e collaboro quotidianamento con la responsabile di amministrazione, in caso di problemi o criticità, anche da un punto di vista software (es problemi tecnici di emissioni fatture, e quindi emissioni correttivi, anche con altri team).
Inoltre mi occupo anche di predisposizione Business plan e pitch per investors e futuri consigli di amministrazione, stando qui da poco lavoriamo su nuovi processi e partiamo da zero.
Quali sono, secondo te, le competenze necessarie per svolgere il tuo lavoro?
Un po’ di esperienza pregressa alla spalle necessaria, perché ti porti dietro maggiori conoscenze e ti porta ad evitare errori o a giocare di anticipo su eventuali errori. Ti aiuta anche a gestire i picchi di pressione, stress, e ad essere più lucidi in momenti con eccessi di lavoro, e a dare priorità alle cose veramente importanti. Questa esperienza permette di gestire al meglio tutto.
Sicuramente la precisione e la passione sono fondamentali, si “gioca” con i numeri, e questi devono essere veri, e fondati su basi solide. Si tratta di giocare con processi e numeri in modo ingegneristico, si tratta di giocare in maniera rigorosa. Ci vuole ordine mentale per gestire al meglio numeri sempre crescenti.
In che modo la cultura di Smartpricing ti aiuta a fare del tuo meglio?
Concessi ampi spazi, green field gigantesco, nessuno ti dirà di non fare. Da subito possibilità di esprimere le mie opinioni e dare il mio contributo e modificare processi. Nessuno, a priori, a partire Dal CEO mettono paletti e bloccano. Entusiasmo quotidiano e ti senti veramente parte di un processo di innovazione, cambiamento, ambiente dinamico e il cambiamento costruttivo viene visto in maniera molto positiva e non ha barriera all’ingresso, solo eventuali modifiche dovute a ragionamenti condivisi di team. Nessuno ti impedisce di portare innovazione e questo è uno spettacolo, il fatto di poter metterci del tuo è davvero ottimo. Porte aperte di tutti i dipartimenti e tutte le persone. Trasparenza, voglia di fare. Con tutte le persone, a partire dal CEO con cui mi confronto quotidianamente, messaggi chiari e passare la cultura aziendale, e avere una visione chiara, anche a distanza di 1 anno, con obiettivi chiari sfidanti. E hai possibilità di metterci del tuo ed è un’opportunità sia per chi ha esperienza che per chi è più junior. Ti rimbocchi le maniche e hai modo di contribuire giornalmente.
Quando le persone ti chiedono com’è lavorare in Smartpricing, cosa rispondi?
Frizzante, società che ti permette di svegliarti al mattino e dire ho la giornata piena di cose da fare. Divertente, team assolutamente valido, e tutte le persone con cui ho avuto a che fare mi danno modo di vedere che credono nel progetto e non per “portare a casa lo stipendio a fine mese”. Ambiente dinamico, progetto sfidante ma concreto, perché i founder sono 3 persone spaziali, con sfumature diverse, ma visionari con i piedi per terra anche essendo giovani.
La prima persona che ho conosciuto, è stato Luca ed é stato amore a prima vista. Se non ci fossimo incontrati, adesso a distanza di un mese, avrei cercato un personaggio come lui.
Cosa ti piace di più di Smartpricing? / Cosa ti ha sorpreso di più di Smartpricing?
2 cose: i founder e le persone del team, bello piacevole, fatto di belle persone competenti, ma ancora con attenzione all’umanità. Persone trattate come risorse non come dipendenti/collaboratori e basta. Altra percezione che ho è che nell’ambiente si respira aria fresca, buon clima, con tutte le difficoltà che si possono avere tra team in sede, e team a casa che lavorano da remoto, e quindi le relative distanze.
Cosa ha Smartpricing che altre aziende non hanno?
Ambizione e la voglia di fare, cercando comunque di mantenere da un lato i piedi per terra. Non vogliamo far le cose in grande tanto per, c’è voglia e ambizione di portare questo progetto in cima alla montagna. Per fare piccoli passi bisogna fare grandi cose e pensare in grande e qui lo stiamo facendo. Se non pensi in grande non fai neanche piccoli passi.
Ha una cultura e modo di rendere snella l’attività quotidiana che molte aziende non hanno. Non saprei come definire questa cultura, anche ad esempio nei meeting, non sono fatti tanto per, sono mirati, si riparte da quello che è stato fatto, ma le cose restano snelle, non sono meeting istituzionali, ma sono la base per fare qualcosa in più, sempre in maniera snella e andare dritti come squali.
Perché hai scelto Smartpricing?
Perché mi sono innamorato di Luca, mi è piaciuto tantissimo, mi ha raccontato il progetto e la sfida, e ho sentito un campanello suonare e ho detto "sì questa è una bella sfida”. Ho lavorato in aziende che erano partite da zero, ma io sono arrivato dopo, e con molta dinamicità sono arrivate ad essere quotate al Nasdaq. Ho rivisto la stessa cosa in Smartpricing, possibilità di vedere volare e crescere una società ed essere parte integrante di questo processo, ma sin dalle basi. Confermo ora dopo un mese che firmerei nuovamente con Smartpricing.
C’è qualcosa che vuoi aggiungere che i candidati potrebbero voler sapere?
Posso dire che una persona che entra in Smartpricing, non ha paura di rimboccarsi le maniche e mettere tutta l'energia che ha in questa avventura, perché di avventura si tratta, non deve aver paura di metterci cuore, anima e testa. Se uno non ha voglia di farsi travolgere questa ondata non è l'azienda giusta, se uno vuole farsi travolgere da questa onda allora è il posto giusto. Esistono le gerarchie, ma tutti hanno un grande grado di operatività. Tutti danno il proprio contributo, ed è importante. Se uno ha voglia di contribuire alla realizzazione del progetto, allora si è nel posto giusto. Senza paura di ammettere un errore o di aver portato qualcosa di buono, quindi sia in positivo che in negativo. Se vuoi ambiente statico non è il posto per te, Smartpricing è team, squadra, voglia di fare, cultura dell’attenzione alle persone, ammissione errore che porta al miglioramento, anima e cuore. Tutto parte di un processo di accettazione che può portare solo benefici. Hai il taglio mentale giusto di entrare in Smartpricing ed essere un pezzettino fondamentale, con umiltà, voglia di lavorare, e competenza tecnica, allora si, sei nel posto giusto.